In data martedì 9 febbraio il ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito l’ordine di ritiro immediato di alcuni lotti di Coca-Cola, comunicati il 5 febbraio. La causa è la possibile presenza di frammenti di vetro, che potenzialmente potrebbero ferire, molto gravemente, con conseguenze evidenti, chi ingerisse la bevanda.

Non tutti i lotti di Coca-Cola sono interessati. Quelli che potrebbero contenere filamenti di vetro sono nello specifico appartenenti a 10 lotti. Si tratta di Coca-Cola Original Taste, bottigliette di vetro da 33 cl, vendute in confezioni da 24
e prodotte da Coca-Cola HBC Italia srl presso lo stabilimento di Nogara (Verona), lotti:

  • L201024 (scadenza 24/10/2021)
  • L201026 (scadenza 26/10/2021)
  • L201027 (scadenza 27/10/2021
  • L201028 (scadenza 28/10/2021)
  • L201029 (scadenza 29/10/2021)
  • L201030 (scadenza 30/10/2021)
  • L201103 (scadenza 3/11/2021)
  • L201031 (scadenza 31/10/2021)
  • L201201 (scadenza 1/12/2021)
  • L201202 (scadenza 2/12/2021)

Il ministero invita tutti coloro che avessero acquistato bottigliette di vetro Coca-Cola a verificare subito il numero di lotto riportato sul collo della bottiglietta o sull’etichetta. Se corrisponde a uno di quelli richiamati perché pericolosi, assolutamente non bisogna aprirla, non consumare la bevanda e contattare il numero verde per chiederne la sostituzione gratuita chiamando lo 800 534 934.

Un precedente richiamo di esattamente un anno fa, febbraio 2020, aveva riguardato di nuovo le bottiglie in vetro, ma quelle piccole da 20cl, vendute in confezioni da 6 e però sempre prodotte presso lo stabilimento di Nogara, come in questo caso.

Coca-Cola, a rischio licenziamento 2.200 persone

La multinazionale a fine 2020 ha infatti deciso di accelerare, causa Covid, il piano di ristrutturazione del suo personale, arrivando a tagliare 2.200 posti di lavoro nelle sue fabbriche in giro per il mondo. In Italia, già ad aprile 2020, il rischio licenziamenti aveva preoccupato gli oltre 200 lavoratori nell’area Nord Ovest, 70 solo a Milano, in cassa integrazione, e ha fatto scoppiare la protesta dei sindacati.

FONTEquifinanza.it 10 Febbraio 2021
Articolo precedenteDiverse città costiere italiane in pericolo per l’innalzamento dei mari
Articolo successivoTeatro San Carlo: per S.Valentino “Le quattro stagioni”