Quando, nel 1974, il diciottenne Tomás Cruz scelse di emigrare da Santa Ana Yareni – un paesino nello stato di Oaxaca – e di trasferirsi a Città del Messico in cerca di fortuna, non pensava assolutamente che sarebbe diventato il maestro di coloro che indagano sui misteri che avvolgono l’antica e misteriosa Tenochtitlan.

Dopo aver lavorato per circa quattro anni come muratore – cercando, in contemporanea di edificare la sua casa – e integrando i magri guadagni con attività extra come raccoglitore di pesche e meloni, giardiniere e muratore al confine con gli Stati Uniti.

Fu nel 1978 che per lui avvenne la svolta – grazie alla segnalazione di un parente – iniziando a lavorare presso il Templo Mayor, e diventando – nel corso degli anni – il maggiore esperto nel recupero dei reperti Mexica e nella conoscenza dei loro dei e dei loro antichissimi rituali.

Quella di Tomás Cruz è una tipica storia di “self made man”; la differenza è che ciò è avvenuto in Messico, e non in America.

 

 

 

 

FONTEElPaís, fonte foto: universes.art
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