Una nuova sorprendente scoperta va ad arricchire la già nutritissima mole di meraviglie che solo il sito archeologico di Pompei (foto di Pompeii – Sito Archeologico), uno dei piu famosi al mondo e terzo nella classifica di luoghi della cultura Mibact più visitati in Italia, riesce ogni volta a regalare.
E di pochissime ore fa infatti l’annuncio del direttore del Parco Archeologico, prof.Massimo Osanna, da pochi mesi nominato dal ministro Dario Franceschini quale Direttore Generale dei Musei del Mibact, della scoperta di due scheletri ritrovati perfettamente integri e resi ancor più nettamente nelle forme fisiche dai calchi ottenuti versando gesso liquido nelle cavità lasciate vuote dalla decomposizione dei corpi, in un ambiente, presumibilmente un criptoportico, un ambiente voltato sotterraneo, appartenente ad una maestosa villa appena fuori l’antica città di Pompei, in località Civita Giuliana, distante circa 700 metri a nord ovest delle mura cittadine.
I due corpi, secondo i primi studi, sembra dovessero appartenere il primo ad un uomo adulto, sulla quarantina, abbigliato con una elegante tunica in lana della quale sono resi perfettamente i panneggi, molto probabilmente quindi il dominus, il padrone di casa, mentre il secondo ad un ragazzo molto giovane, di circa 18/20 anni, che dall’esame dei frammenti ossei analizzati prima di ottenere il calco, evidenziava nettamente i segni della fatica e del logorio degli arti, quindi doveva trattarsi molto verosimilmente di uno schiavo.
Il sito della Villa suburbana di Civita Giuliana non è nuovo peraltro a sorprendenti scoperte; solo tre anni fa infatti, nel 2017, dallo scavo di un ambiente servile della lussuosa dimora, resosi necessario a causa dei danni apportati al complesso dall’opera nefasta di scavatori clandestini per i quali è stata aperta una indagine dalla Procura di Torre Annunziata, emersero gli imponenti resti ossei di tre cavalli di razza, uno dei quali riccamente bardato e con una maestosa sella in legno e bronzo insieme a scintillanti elementi decorativi, che seguirono l’altro importantissimo rinvenimento di una scritta a carboncino che menzionava una certa Mummia, molto probabilmente una fanciulla appartenente alla ricca e potente famiglia dei Mummii, alla quale la dimora di Civita Giuliana sembra dovesse appartenere.
Dagli accurati esami dei frammenti vulcanici prelevati, sembra che i due dovettero essere stati sorpresi ed inghiottiti dalla furia del materiale vulcanico nel secondo giorno della catastrofica eruzione del 79 d.C. quindi, secondo gli ultimi studi, il giorno 25 Ottobre, verosimilmente durante la mattinata.
Secondo il parere del Direttore Osanna “la scoperta è stata accompagnata da una buona dose di fortuna, perché il vano nel quale sono stati ritrovati i due corpi era sfuggito sia agli scavi ufficiali dei primi del Novecento, sia ai tombaroli; una trincea realizzata dagli stessi tombaroli infatti, passava praticamente accanto ai piedi di una delle due vittime, e quindi trattasi di un ambiente rinvenuto praticamente intatto e per questo estremamente prezioso“.
Il Parco Archeologico di Pompei, anche se chiuso ai visitatori dal 6 Novembre, in ottemperanza alle disposizioni governative in materia di contenimento dell’epidemia da Sars Covid-19, non ha infatti interrotto le attività di ricerca sia all’interno dell’antica città che nella parte esterna, quella suburbana, che nel corso degli ultimi anni e’ stata sempre più insistentemente indagata e sembra rivelare davvero una serie di costruzioni residenziali ed atte all’ospitalità di incredibile bellezza ed interesse scientifico.
L’indagine sistematica dell’area di Civita Giuliana è stata garantita peraltro dal finanziamento di circa 1 milione di euro interamente garantito dal Parco Archeologico di Pompei e, ancora a detta del prof.Osanna, “gli scavi continueranno in modo da garantire il rinvenimento dell’intero edificio che, in tempi ragionevoli, potrà anche essere aperto al pubblico“.
Enorme soddisfazione è stata infine espressa anche dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, on.Dario Franceschini, il quale ha affermato che quella di Civita Giuliana si configura come “una scoperta sensazionale, dal grande valore scientifico, che mette ancora una volta al centro dell’attenzione un sito archeologico unico al mondo quale resta Pompei“.