Il Garante della privacy ha inferto alla Vodafone – per le accuse di telemarketing aggressivo e utilizzo in modo illecito dei dati personali di milioni di utenti – una sanzione che ammonta a circa 12 milioni e 250 mila euro.
L’istruttoria è partita dopo diverse centinaia di segnalazioni e reclami di utenti, contattati in continuazione dai call center Vodafone allo scopo di promuovere i propri servizi di telefonia e internet, nonostante le continue negazioni di consenso sottoscritte dai clienti.
Grazie alle indagini in atto, sono state riscontrate diverse e importanti criticità riguardanti non solo una violazione sistematica dell’obbligo del consenso, ma anche un utilizzo di numerazioni fittizie o non censite nel Registro degli Operatori di Comunicazione allo scopo di poter realizzare i contatti promozionali.
Tale fenomeno sembra ricondursi a un “sottobosco” composto da gruppi di call center abusivi, che effettuano attività di telemarketing nel più totale spregio delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, anche grazie ad inadeguate misure di sicurezza nella gestione della clientela.
In precedenza, nel 2018, Vodafone era stata multata per lo stesso motivo, pagando una sanzione di oltre 800 mila euro e, data la reiterazione delle modalità illecite di trattamento dei dati, questa volta la multa è stata milionaria.