Un gruppo di ricerca dell’Università di Washington, in collaborazione con l’ospedale Sacco di Milano e l’infettivologo Massimo Galli, ha rivelato l’individuazione di due anticorpi neutralizzanti, S2E12 e s2M11, che sembrano in grado di bloccare in maniera competitiva l’attacco del recettore ACE2 da parte della proteina virale Spike.
I due anticorpi umani, S2E12 e S2M11, hanno dimostrato una notevole capacità di neutralizzazione alquanto elevata e di poter riuscire a fornire, in viva protezione, una competitiva difesa contro il Sars-Cov2, aprendo la strada al perfezionamento di un possibile cocktail di anticorpi per la profilassi o la terapia per evitare o limitare la comparsa di virus in grado di sfuggire alle difese immunitarie.
Rintracciati in 800 anticorpi isolati da una dozzina pazienti guariti dall’infezione, S2E12 e S2M11, possiedono meccanismi di azione differenti e in competizione tra loro per bloccare la proteina Spike; S2M11, incredibilmente, è riuscito a neutralizzare l’infezione e a impedire il contagio.
Con la loro combinazione, attraverso diverse modalità di legame e appositi meccanismi di neutralizzazione, sarebbe possibile creare un’applicazione clinica dotata di una protezione significativa con meccanismi di azione che potrebbero fornire un utile vantaggio alla profilassi.