A chi non è mai capitato di prendersela con un piccolo e fastidioso insetto.
Che si parli di una di quelle odiose zanzare che tormentano i nostri beati sogni nelle notti d’estate, di un grosso scarafaggio che rapido ci attraversa davanti sul pavimento della cucina o di una mosca iperattiva e rumorosa che ronza come un drone senza trovare mai pace, tutti abbiamo qualche storia da raccontare riguardo le nostre titaniche lotte contro queste noiose creature.
Ma nessuna di queste storie raggiungerà mai il livello di quello che è successo ad un ottantenne della Dordogna, in Francia.
Secondo il “Sud Ouest”, l’anziano signore, tormentato da una diabolica mosca, avrebbe deciso di adoperare una paletta elettrica per liberarsi una volta per tutte del petulante insetto.
Lo strumento, ben noto ai cacciatori di insetti, ha la forma di una racchetta da tennis e colpisce i piccoli intrusi con una micidiale scarica elettrica, lasciandoli stecchiti al primo colpo.
Nonostante ciò, questo oggetto non è generalmente pericoloso per chi lo adopera; anche se, certamente, la stessa cosa non può essere detta dal nostro protagonista.
L’uso della famigerata paletta, infatti, ha prodotto conseguenze piuttosto gravi all’anziano signore della vicenda che stiamo raccontando.
Nella maison dell’uomo si diffondeva, infatti, a sua insaputa, una sostanza infiammabile (la diffusione della quale è stata poi attribuita ad una perdita di gas). Una volta azionata la racchetta elettrica, egli ha incoscientemente fornito un innesco alla miscela, causando un’esplosione.
Fortunatamente l’anziano è rimasto miracolosamente illeso, riportando solo qualche bruciatura, ma è stato comunque portato al più vicino ospedale per accertamenti.
Non si può dire lo stesso della casa, resa inabitabile dal crollo del soffitto in seguito allo scoppio.
Per i più appassionati ambientalisti il giornale riporta anche che la sorte della mosca è tuttora sconosciuta.
Questo non è il primo caso di incidente domestico dovuto alla caccia agli insetti, ma può farci riflettere per il suo collegamento con il problema delle perdite di gas (troppo spesso ignorate).
Il malcapitato farà certamente più attenzione d’ora in poi e, magari, imparerà a tollerare maggiormente i piccoli abitanti della sua prossima casa.
Anche perché, parafrasando un famoso sovrano locale: “Un tetto sopra la testa val bene una mosca”.