Il Guardian, basandosi su un recente studio, ha rivelato che è in atto un’emigrazione incontrollata da parte del popolo britannico, che sta iniziando a lasciare la propria terra d’origine da quando è avvenuto il referendum sulla Brexit.
Al momento, si calcola che gli inglesi in procinto di emigrare in paesi membri dell’UE sono in aumento del 30% – secondo i dati Ocse ed Eurostat – che segnalano anche come, tra il 2005 e il 2015, siano stati all’incirca 56.832 individui a lasciare il Regno Unito ogni anno per uno dei paesi dell’Unione Europea.
Tale ondata si è ripetuta nel periodo tra il 2016 e il 2018, con un numero di 73.642 “fuggitivi” all’anno, con un aumento del 500% di coloro che, dopo il trasferimento, hanno scelto di acquisire la cittadinanza di un paese Ue.
In Germania, in particolare – secondo uno studio condotto dall’Università di Oxford e dal Centro di Scienze Speciali di Berlino – si è avuto un aumento del 2000%, dei casi di naturalizzazione, con all’incirca 31.600 britannici che hanno chiesto la cittadinanza tedesca.
“L’aumento che si è registrato è di una dimensione che ci si può aspettare solo quando un paese si ritrova colpito da una grande crisi politica o economica“, ha spiegato Daniel Auer, che ha preso parte a questo determinato studio.