“Non abbiamo elementi concreti sul perché era in Italia la porta di Banksy e in particolare in Abruzzo, la cosa che conta è che abbiamo recuperato un’opera che è il ricordo di un evento tragico ma che è il simbolo della lotta al terrorismo non solo di una Nazione ma del mondo intero“.
Usando tali parole, il procuratore generale dell’Aquila, Michele Renzo, ha scelto di commentare in una conferenza stampa avvenuta stamane, alla presenza dei vertici dei carabinieri e con il maggiore Cristophe Cengig, la cui collaborazione alle indagini hanno portato all’inatteso recupero dell’opera.
Intanto, le indagini per stabilire come l’opera sia giunta in Abruzzo proseguono, escludendo potenziali collegamenti con cellule terroristiche islamiche, mentre il sottotetto nel quale è stata ritrovata la porta, affittato ad una famiglia cinese, sarà accuratamente perlustrato.