Germano Celant, tra i più celebri storici dell’arte contemporanea italiana, è morto all’Ospedale San Raffaele di Milano, in quanto contagiato dal Covid-19.
Curatore, da diversi anni, della Fondazione Prada e della Fondazione Emilio Vedova, era famoso per aver creato il concetto di Arte Povera – movimento artistico basato sulla riappropriazione del rapporto Uomo-Natura, tramite l’immanenza e l’importanza del gesto artistico – in opposizione all’arte patinata e consumista sorta alla fine degli anni ’60.
Meritano una menzione non solo le oltre cinquanta pubblicazioni da lui curate – tra cataloghi, approfondimenti sul lavoro di singoli artisti e scritti teorici come Conceptual Art, Arte Povera e Land Art del 1970 – ma anche la sua nomina a direttore della 47° Biennale di Venezia negli anni Novanta e le magnifiche retrospettive su Jannis Kounellis a Venezia prima e su Vedova a Palazzo Reale a Milano dopo.