Promossa dall’Associazione Cittadini per l’Aria la terza edizione del progetto antismog “No2, No grazie!”, che prevede il monitoraggio del biossido di azoto, “uno dei più pericolosi inquinanti presenti nell’atmosfera delle nostre aree metropolitane.”
Dall’8 febbraio al 7 marzo quasi 1800 cittadini di Milano, Roma, Napoli, ma anche di Monza, Caserta e delle relative città metropolitane, “sentinelle dell’aria per stimolare le amministrazioni locali nella lotta all’inquinamento”.
L’obiettivo dell’Associazione, è quello di “migliorare le politiche locali sulla qualità dell’aria,” sottolineando che molte città italiane “soffocano nei fumi di concentrazioni fuorilegge di inquinanti atmosferici.”
Tante realtà, tra cui singoli cittadini, famiglie, scuole, aziende, hanno deciso di sposare il progetto, in quanto “l’inalazione di questo gas, emesso prevalentemente dagli scarichi dei veicoli diesel, oltre a comportare irritazioni alle mucose e agli occhi, incide sull’incremento di tumori ai polmoni e al seno e sull’aggravarsi di patologie cardiorespiratorie – rileva l’Associazione – “Anche per i bambini il pericolo è grave in quanto l’esposizione a questo gas durante la gestazione o nei primi anni di vita può determinare danni allo sviluppo dei polmoni e del sistema cognitivo”.
A Roma, Milano e Napoli la concentrazione media annua di No2 nel 2018 ha superato il limite annuo medio previsto dalla legge (40 microgrammi al metro cubo).
I risultati saranno resi noti a maggio ed entreranno in database per le amministrazioni locali.