La storia non sono le date, la storia è qualcosa di vero, di raccontato attraverso le voci di chi ha vissuto un momento che è descritto in tanti libri famosi.

Il 25 aprile gli Italiani festeggiano la liberazione dal regime fascista. Le testimonianze di coloro che hanno vissuto quell’esperienza così forte ed incisiva sulla loro pelle, rappresentano per noi tutti, tesoro indiscutibile sul quale poter riflettere.

Non è la festa per non andare a lavoro, è il ricordo di quelle persone morte, che hanno interrotto la loro vita. Noi fummo la prima città in Europa a ribellarci e quando parlano dei partigiani a Napoli, io dico no: Napoli è stata partigiana. È qualcosa che ti lascia il segno!”.

Le parole di uno dei tanti uomini che hanno vissuto un periodo così difficile, arrivano al cuore di tutti, diventando per noi, voci narranti di una storia toccante.

Molte persone ci prendevano anche in giro chiedendoci: Ma cosa vi interessava? Chi ve lo ha fatto fare? Io, come tanti rispondevamo: Ma come, i tedeschi sparavano, buttavano le bombe e noi dovevamo starci zitti? La nostra reazione fu una cosa indispensabile“.

Un momento che rappresenta l’esempio di quanto viverlo in prima persona ti rende un uomo diverso, è stato raccontato da Giovanni, testimone preso in questione: ”Un uomo stava in squadra con me, decise di allontanarsi un momento per poter andar a controllare se in casa ci fosse qualcosa da mangiare, erano due giorni che non mangiavamo; i tedeschi stavano scendendo con una macchina.. gli spararono a bruciapelo! Quando ti vengono in mente questi ricordi, ti rendi conto che noi eravamo gli indifesi! I soldati avevano da mangiare, noi no!

La scuola diventa tra i principali palcoscenici per poter far sì che tutti i giovani possano conoscere quanto è successo, essa rappresenta la base per una conoscenza reale dei fatti, di come sono realmente andate le cose.

La nostra cara Italia ha combattuto tanti anni fa per poter essere una Nazione LIBERA, noi tutti da quel giorno “festeggiamo” gli eroi di quel tempo che hanno sacrificato la loro vita, permettendoci oggi di vivere in un mondo migliore.

Oggi, Italia nostra adorata, stai attraversando un altro momento critico, il coronavirus sta purtroppo causando la morte di troppe persone, in questo giorno più che mai, noi vogliamo mandare un messaggio di speranza: Italia, Forza, vinceremo insieme anche quest’altra battaglia!

FONTEfanpage.it
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Dott.ssa Marianna Amendola, laureata in Scienze della comunicazione presso l’universita Suororsola Benincasa. Iscritta attualmente al corso magistrale di comunicazione pubblica politica e sociale presso l’università Federico secondo. Insegnante e tecnico societario iscritta all'albo degli istruttori di ginnastica ritmica presso la FGI.