Negli ultimi tempi, la competizione tra le grandi potenze mondiali, ha portato ad una riscoperta della corsa allo spazio.
Questa forma di competizione, abbandonata dalla caduta dell’URSS e dalla fine del bipolarismo, sembra essere stata riscoperta da un mondo monopolare, che si è rivelato meno tale del previsto.
E noi, chiusi come siamo nelle nostre case, non possiamo che interessarci allo spettacolo che ci si prepara.
A Luglio 2020 si creerà una congiuntura planetaria favorevole tra Marte e la Terra, che permetterà a ben quattro missili di raggiungere il Pianeta Rosso nella maniera più veloce ed economica possibile.
Le quattro missioni sono:
– La “Mars 2020” della NASA, che avrà il duplice scopo di cercare forme di vita e provare un prototipo di drone marziano
– La missione “Exomars 2020” (organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea con il supporto dei russi), che, con il suo rover “Rosalind Franklin”, avrà lo scopo di cercare vita e di trivellare la superficie del pianeta per scoprirne i segreti
– La terza missione interesserà invece gli Emirati Arabi Uniti, che saranno quindi il primo paese arabo a raggiungere Marte. Obbiettivo di questa spedizione è il posizionamento di un satellite che studi l’atmosfera del pianeta
– L’ultima missione è invece una spedizione cinese, che comprenderà sia un satellite che un rover e dovrebbe riuscire a portare campioni marziani sulla Terra.
Lo sviluppo di nuove tecnologie e la riduzione nei prezzi di lancio degli ultimi tempi, insieme all’elaborazione di teorie ingegnose per aggirare i limiti impostici dalla natura, ha aperto nuovi ed enormi spazi per l’esplorazione del Cosmo.
E mentre si progettano ascensori spaziali, colonie lunari e miniere sugli asteroidi, non si può che convincersi che la fantascienza non è poi così lontana.
Dopo anni di pausa, vedere finalmente una nuova corsa allo Spazio sembra avvicinare il momento in cui la nostra specie diventerà interplanetaria.
Aspirazioni del genere, nonostante siano raggiunte attraverso la competizione, non fanno che rendere più evidente l’unità e l’uguaglianza tra tutti gli uomini (in questo tempo di divisioni e rivalità) nel tentare di superare i propri limiti e nel dimostrare, come fece Jurij Gagarin che “la terra è bellissima vista da lassù, senza frontiere né confini“.