Sembra lontano il tempo in cui, una lettera diplomatica scritta a Parigi dagli ambasciatori Americani all’Ambasciatore della Serenissima, faceva e chiedeva proposte per un trattato d’Amicizia e Commercio. Siamo nel 1784, cinque anni prima della rivoluzione francese, e tredici anni prima dell’invasione della Serenissima da parte di Napoleone Bonaparte.
Riportiamo la lettera:
“ (a) Sua Eccellenza il Cavalier Delfino Ambasciatore della Repubblica di Venezia.
Passy presso Parigi , Xber 1784.
Signore.
Gli Stati Uniti d’America uniti in Congresso, giudicando che un rapporto tra i detti Stati Uniti e la Serenissima Repubblica di Venezia fondato sui principi di eguaglianza, reciprocità ed amicizia sarebbe di mutuo vantaggio per entrambe le Nazioni, nel giorno dodicesimo dello scorso maggio hanno conferito mandato con sigillo di detti Stati ai Sottoscritti come loro ministri plenipotenziari, dando loro od alla maggioranza di essi pieni poteri ed autorità, in nome di essi detti Stati, per conferire, trattare e negoziare con Ambasciatore, Ministro o Commissario della detta Serenissima Repubblica di Venezia investito di pieni e sufficienti poteri, per e con riguardo ad un Trattato di Amicizia e Commercio, per fare e ricevere proposte in materia di tale Trattato ed infine concludere e sottoscrivere lo stesso, trasmettendo ai detti Stati Uniti in Congresso per la loro ratifica finale.
Ci pregiamo di poter informare sua Eccellenza che abbiamo ricevuto mandato in dovuta forma e che siamo pronti ad entrare in negoziato non appena vi sia da parte della Serenissima Repubblica di Venezia un pieno potere all’uopo disposto. Abbiamo infine l’onore di richiedere a sua Eccellenza di trasmettere questa informazione alla Corte (al detentore della sovranità) e di farlo con grande rispetto.
Obbedientissimo ed umilissimo servo di sua Eccellenza.
John Adams, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson”.
Era il 1784 e Venezia fu la prima al mondo a riconoscere gli Stati Uniti d’America. Due anni dopo Thomas Moore, Benjamin Franklin e Thomas Jeffderson furono mandati presso la Serenissima per copiarne le leggi, che adeguate alle loro esigenze, fanno ancora parte del loro ordinamento costituzionale!